lunedì 26 novembre 2012

Mamme online: chi sono, cosa fanno, cosa vogliono...

Le mamme vanno sui forum, sono sui social network e soprattutto hanno dei blog (anche più di uno).

Ma perché? Cosa cercano? Cosa vogliono?

Recenti ricerche hanno rilevato che la maggioranza degli utenti dei "social media" sono donne.
E tra le donne ci sono molte mamme... perché?

Alcune ipotesi di partenza:


#Ad ambienti diversi corrispondono esigenze diverse

Sui forum le mamme cercano risposte: sulla maternità in genere (gravidanza, parto, puerperio), sui problemi dei bambini (allattamento, alimentazione, sonno, malattie) e sulle scelte dei prodotti per l'infanzia (dal passeggino al biberon, ciuccio, pannolini).

Sui social network si ritrovano, creano gruppi ristretti tra conoscenti (es. su facebook), fanno nuove amicizie e magari trovano contatti per collaborazioni professionali (es. su twitter).

Sui blog si fanno conoscere, si raccontano, creano una professione.



#Perché online?
Perché sul web è più facile trovare, partecipare e condividere.

La mole di informazioni è sempre più ampia, le comunità di interesse (per mamme) sono molte, "professionali", e sempre più "affidabili".

E' più semplice, grazie alla comunicazione asincrona, mantenere e coltivare i contatti: non c'è tempo di telefonare, non è necessario, basta creare un gruppo e un evento.

La rete è una piazza democratica che dà a tutti gli stessi strumenti e soprattutto la possibilità di esprimersi e presentarsi al meglio. Grazie al web l'offerta creativa si incontra più facilmente con la ricerca di talenti. E' fonte di opportunità!


Cosa dicono le mamme? In cosa si riconoscono? In cosa non si riconoscono?

giovedì 22 novembre 2012

Perché parlar di mamme

Un'immagine dal passato: in albergo a Riccione, per un anticipo di viaggio di nozze (quello vero in Egitto eh!!), momento del pasto, io e la mia dolce metà coi cuoricini negli occhi che veniamo disturbati dal tormentoso pianto di un bambino che non voleva mangiare (l'età non conta più di tanto... "era un piccolo mostro"). Orrore!!! Disgusto!!! Ma possibile!!! Insopportabile lui e i genitori disgraziati e rompiballe! Ma che ci facevano lì?!

Da quando siamo diventati "genitori", stranamente ad entrambi, è tornata spesso in mente quella "immagine"... e i nostri pensieri del momento.

... diventi mamma e tutto si trasforma.

[non affrontiamo la condizione di PADRE e il punto di vista "leggermente" diverso]

I piccoli mostri diventano "fagottini".

I pianti del tuo fagottino accendono un interruttore, che parte dallo stomaco e arriva al sistema nervoso centrale, e ti attiva immediatamente nella ricerca/risoluzione del problema.

I pianti degli altri bambini diventano una melodia (non è il mio... evvai!!!!).

Insomma acquisisci uno status che nessuno mai ti potrà più togliere.

Certo col tempo si evolverà, si trasformerà (non oso immaginare l'adolescenza) e si affievolirà fino a diventare un ricordo un po' contorto (lo stadio nonne/suocere).
Ma una volta diventate mamme non si torna indietro.

TUTTO cambia!
Diventi mamma e ti si "aprono" gli occhi.

Ti accorgi poi che intorno a te esistono altre mamme in grado di condividere, comprendere e partecipare delle tue stesse emozioni, i tuoi stessi pensieri... e tutto è magicamente automatico.

Solo altre mamme ti possono capire... per questo l'aggregazione è quasi automatica!

A partire da questo, intorno a questo, per arrivare alle sue varie sfumature "online", costruirò il mio ragionamento...


Incontrai, un anno dopo la nascita della prima bimba, l'ostetrica che tenne il corso pre-parto. Nel frattempo anche lei aveva avuto la sua prima figlia. Mi disse: "Adesso il mio corso è completamente diverso. Non avevo idea...."

martedì 20 novembre 2012

Conciliazione, tra lavoro, famiglia e... tutto il resto!

La questione centrale è sempre il tempo.

Al primo posto, una volta diventate mamme, mettiamo i figli.
Anch'io, che ho sempre sostenuto di non avere il "senso materno", né prima né dopo esser diventata mamma, ho la necessità di mettere al primo posto loro: i due piccoli "angioletti" che riempiono la mia vita.

E decisamente la vita me l'hanno cambiata drasticamente: ho lasciato il posto di lavoro dove mi trovavo tanto bene (tipo di lavoro, colleghi, capi, ambiente ecc...) per avere più tempo per loro.
Fino ad allora non mi ero mai posta il problema.
Lavorare 8/9 ore, stare fuori di casa anche 10 ore e più era normale. Poi il tempo per tutto il resto lo si trovava comunque (marito, palestra, cose-di-casa, amici, studio, famiglia distribuita in giro per l'italia...).

Ma quando diventi mamma le priorità cambiano e soprattutto i tempi cambiano.
Il tempo è la risorsa più scarsa e più preziosa che abbiamo!
E quando arrivano i bambini, per loro il tempo è ancora più prezioso.

Spesso sento parlare di tempo di qualità.
E' sulla qualità che si deve lavorare!
Conciliazione è sinonimo quindi di |tempo di qualità| e di |flessibilità|

Non è giusto che le donne si trovino costrette a rinunciare al lavoro per i figli!
I bambini preferiscono una mamma serena, perché magari si sente realizzata nel lavoro, anche se per poco tempo... ma di qualità!!!

Io quando sono diventata mamma ho scelto un lavoro a 36 ore, anziché 40, che poi ho dovuto ridurre a 30 per motivi di salute della piccina... non è stata una scelta facile (oltre anche i risvolti economici da non sottovalutare). In effetti non sono molto soddisfatta. Quindi parlo col senno di poi.

Il tempo parziale non è la soluzione. Per i bimbi il tempo non basta mai! E per le esigenze familiari neppure!!!
Sono anche convinta che neppure i nidi aziendali lo siano... sarò particolarmente "fortunata" ma le mie due belvette hanno passato più tempo a casa malate (e che belle malattie!!!) che al nido.

Conciliazione secondo me è flessibilità e organizzazione.
Flessibilità mentale, saper rinunciare a qualcosina, e organizzarsi per avere il tempo di cui i bimbi hanno bisogno! Essere a casa alle 16 ma poi mettersi a sistemare casa, portare i bimbi a far la spesa, oppure accompagnarli alle attività... è questo quello di cui hanno bisogno!?
Sicuramente per loro è più preziosa la mezz'ora sul divano a leggere una storia la sera prima di dormire, cantare una canzone, far le capriole o provare a far la ruota in salotto insieme alla mamma o al papà. Sereni senza pensieri, anche solo per 30 minuti!

Se poi ci vogliamo immaginare un'utopistica realtà sociale/aziendale, dovrebbero esistere:

1. Flessibilità di orario
Non è detto che si debba lavorare meno ore.. si possono fare turni più concentrati (alcune mie amiche li fanno) e magari incrociati con il padre. Ad es. la mamma entra prima la mattina e il padre accompagna i bimbi a scuola. La mamma esce prima, magari c'entra anche una spesa, e poi li va a prendere.


2. Flessibilità in entrata/uscita
Le fasce d'orario esistono in alcune realtà aziendali, l'importante è assicurare la fascia obbligatoria. Lavoro a turni?! All'occorrenza ci sono i permessi... se i colleghi sono disponibili (non sempre dipende dal capo!).


3. Flessibilità = banca ore
Ovvero se oggi non faccio 8 ore magari i minuti in meno li recupero domani. In alcuni luoghi di lavoro esiste la "flessibilità" mensile ad esempio, una sorta di banca ore autonomamente gestibile, che deve quadrare entro il mese, o a volte entro il successivo.

Ma non tutti i tipi di lavoro possono essere flessibili... allora?

4. Supporto sociale
Per chi non ha nonniSitter e non si può permettere babySitter può organizzarsi con la rete amicale. Oppure organizzarsi con babySitter disposte a tenere più bambini. I bambini si divertono se stanno con gli amichetti... ma senza le maestre!!!


Sinceramente noi siamo fortunati. Non abbiamo nonni disponibili (sono tutti sparpagliati per la penisola) ma abbiamo tanti amici (con bambini e non) disponibili! Nonni adottivi, zie adottive... In 2 comunque riusciamo ad alternarci ed organizzarci con gli orari e gli impegni.
Pensate che io riesco anche a trovare anche il tempo per studiare - #progettotesi - e il maritozzo anche per la sua passione da guruNerd (##### vedi digital family) ed entrambi troviamo anche il tempo per un minimo di vita sociale (da single e da coppie-con-bambini)!!!


Ok, lo ammetto. Si dorme proprio poco.... ma a qualcosina si deve pur rinunciare no!?


domenica 18 novembre 2012

#progettotesi Started!

Eccoci qua!
Ho aggiornato la pagina del "progetto tesi"... take a look please!!!

E' arrivato il momento di iniziare a lavoraci su seriamente!

Sono una mamma (oddio davvero?), il digitale fa parte della mia vita (e della mia famiglia), quindi una buona occasione per scrivere un testo conclusivo di un (lungo) percorso formativo e, perché no, per parlare anche di me e delle mamme come me!!!

Ovviamente a modo mio e... a modo nostro!

Mamme (amiche, conoscenti, compagne di viaggio) stay tuned che nei prossimi giorni avrò bisogno del vostro contributo!!!